Che Amazon combatte le recensioni false sui social è cosa ben nota. Diverse volte ne abbiamo parlato nel recente passato e, anche oggi, non possiamo certamente esimerci. L’occasione ci è data dalla solida base delle ultime iniziative del colosso di Seattle. È sempre più deciso a fare piazza pulita delle recensioni false che possono essere trovate online, sui social e non solo, e che spesso sono fuorvianti nelle decisioni di acquisto dei consumatori.
Una lotta apparentemente impari, condotta tenacemente
Per avere un’idea di quanto possa essere diffuso il fenomeno vogliamo ricordare questo dato. Ad oggi sono già 10.000 i gruppi su Facebook che sono stati denunciati dalla società di Jeff Bezos. Si tratta di comunità che hanno come obiettivo quello di smistare falsi commenti sui prodotti acquistati su Amazon. Usano un meccanismo piuttosto noto ma, non per questo, meno radicato di un tempo.
In altri termini, nel comunicato con cui presenta le sue nuove azioni di contrasto Amazon ricorda che questi gruppi attraggono utenti interessati a ottenere denaro o ricompense in buoni e oggetti. In cambio li spingono a scrivere commenti falsi su acquisti mai effettuati. Attraverso tali leve, i gruppi premiano un operatore e/o ne puniscono un altro.
Quali sono i paesi maggiormente coinvolti?
Stando alle ricerche già diramate dalla compagnia, i paesi maggiormente interessati dal fenomeno sarebbero:
- Stati Uniti
- Regno Unito
- Francia
- Italia
- Germania
- Spagna
- Giappone.
Il principale gruppo scovato da Amazon, denominato Amazon Product Review, contava ad esempio più di 40.000 membri. Pertanto è stato subito rimosso da Facebook su richiesta della stessa società di Jeff Bezos.
Proprio Meta, la casa madre di Facebook, ha voluto dire la sua sul fenomeno. Ha rassicurato tutti gli operatori di essere al lavoro con Amazon su questo tema. Il gruppo di Zuckerberg desidera continuare a collaborare in tutto il settore per affrontare le recensioni false, perseguendo i gruppi che violano le norme del social network.
Un fenomeno non nuovo, ma sempre attuale
Il fenomeno, come probabilmente tutti i nostri lettori più attenti sapranno già, non è certo nuovo. Un’indagine condotta dal Washington Post nel 2018 aveva già rilevato che alcune categorie di prodotti come gli integratori per la salute fossero completamente in balia delle recensioni false. Il sistema, si leggeva nel dossier, poteva far salire o scendere in classifica i prodotti a seconda delle intenzioni di chi organizzava le campagne di fake reviews. Lo stesso quotidiano aveva all’epoca riscontrato un vero e proprio mercato di compravendita di recensioni false su Facebook.
Intanto, per voce del suo vice presidente Selling Partner Services, Amazon conferma che blocca milioni di recensioni sospette prima che arrivino agli utenti. Questa azione legale, afferma, è un ulteriore passo in avanti per smascherare i colpevoli che operano sui social media.
La società ha infine affermato che impiega più di 12.000 persone in tutto il mondo in attività di protezione dei clienti, marchi e partner di vendita contro:
- contraffazioni
- frodi
- altre forme di abuso, comprese le recensioni false.
Per raggiungere questo obiettivo utilizza una combinazione di tecnologia avanzata, investigatori esperti e monitoraggio continuo utile per intercettare le fake reviews.
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