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Amazon crea nuova divisione per l’IA agentica: cosa cambierà?

Amazon ha creato una nuova divisione focalizzata sull’intelligenza artificiale agentica (IA agentica), una tecnologia che permette ai software di prendere decisioni autonome, richiedendo un intervento umano minimo. Si tratta dunque di un sistema molto avanzato. Un approccio in grado di

  • assumere decisioni in tempi rapidi in risposta a condizioni ambientali mutevoli
  • usare tecniche innovative di ragionamento, apprendimento, interpretazione consapevole del contesto.

L’obiettivo? Stando al contenuto di un’e-mail di cui Reuters è riuscita a prendere visione, è quello di aiutare gli utenti (in generale) e i propri clienti (in particolare) ad automatizzare maggiormente diversi aspetti delle loro vite. Un intento molto ampio che, tuttavia, permette di creare terreno fertile per qualche riflessione.

Il nuovo team sarà condotto da Swami Sivasubramanian, dirigente di AWS. Fa capo alla creazione di un ecosistema, chiamato Agentic AI, che ha il

potenziale per essere il prossimo business multimiliardario per AWS.

Così, almeno, afferma Matt Garman, CEO di AWS, firmatario dell’e-mail.

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Cos’è l’intelligenza artificiale agentica

Prima di comprendere quali siano le novità di Amazon, ricordiamo che l’intelligenza artificiale agentica rappresenta un’evoluzione significativa nel campo dell’IA, caratterizzata dalla capacità di un sistema di agire autonomamente per raggiungere obiettivi specifici in ambienti complessi. A differenza dei sistemi IA tradizionali che rispondono solo a input diretti, un’IA agenziale può

  • percepire il suo ambiente
  • prendere decisioni indipendenti
  • agire di conseguenza
  • adattarsi alle nuove situazioni imparando dalle esperienze passate.

Un esempio concreto di IA agenziale è rappresentato dai sistemi di automazione domestica avanzati.

Immaginiamo un assistente domestico intelligente che non si limita a rispondere a comandi vocali come “accendi le luci”, ma che impara le preferenze degli abitanti della casa nel tempo. Il sistema potrebbe notare che ogni sera alle 19:00 la famiglia si riunisce nel soggiorno. Quindi, inizia automaticamente a regolare l’illuminazione, la temperatura e persino suggerire contenuti di intrattenimento basati sugli interessi collettivi, senza bisogno di istruzioni esplicite.

Nel contesto aziendale, un’IA agentica potrebbe manifestarsi come un sistema che gestisce autonomamente la catena di approvvigionamento. L’agente in questo caso

  • monitorerebbe continuamente i livelli di inventario
  • analizzerebbe le tendenze di mercato
  • prevederebbe la domanda futura
  • effettuerebbe ordini ai fornitori quando necessario
  • negozierebbe persino prezzi e termini entro parametri prestabiliti.

Se si verificassero interruzioni impreviste, come ritardi nelle spedizioni o problemi con un fornitore, l’IA potrebbe autonomamente riorganizzare gli ordini e adattare la produzione per minimizzare l’impatto.

Ciò che distingue queste applicazioni da semplici automazioni è la capacità dell’IA agentica di prendere decisioni in situazioni nuove o ambigue, basandosi su obiettivi generali piuttosto che su istruzioni dettagliate. Un’autonomia che richiede evidentemente una comprensione sofisticata del contesto, capacità di ragionamento causale e meccanismi per valutare le conseguenze delle proprie azioni rispetto agli obiettivi generali del sistema.

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Cosa farà Agentic AI

Come in parte abbiamo già anticipato, l’intelligenza artificiale agentica ha lo scopo di automatizzare le attività degli utenti, in modo tale che questi non debbano chiedere ai sistemi di compiere azioni al posto loro. La scorsa settimana, Amazon ha sottolineato alcune di queste capacità annunciando una versione aggiornata del servizio vocale Alexa. Verrà rilasciata ad alcuni clienti nel corso del mese.

Alexa+ è in grado di svolgere attività in background, gestendo interazioni complesse con siti web e servizi anche quando non si è impegnati attivamente

ha scritto Garman.

E tutto questo sfruttando l’infrastruttura cloud di livello mondiale di Amazon Web Services (AWS) e la sicurezza per proteggere la privacy e i dati degli utenti.

È però evidente che Agentic AI abbia mire molto più avanzate.

Abbiamo l’opportunità di aiutare i nostri clienti a innovare ancora più velocemente e a sbloccare più possibilità. Credo fermamente che gli agenti AI siano fondamentali per questa prossima ondata di innovazione

ha scritto Garman nella comunicazione. Alle richieste di chiarimenti da parte dei giornalisti, Amazon non ha ancora fornito alcun commento.

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Alexa+ e l’IA agentica

Sivasubramanian ha poi scritto in un post su LinkedIn che Alexa+ abbina istantaneamente ogni richiesta dell’utente con il modello di intelligenza artificiale migliore per l’attività e si connette con i servizi dell’utente come e-mail, calendario, app e altro.

Per i clienti, questo significa avere un assistente AI che completa autonomamente le attività per conto dell’utente

ha scritto Sivasubramanian.

Non è necessario tenere in mano il dispositivo o selezionare un’app per agire. Alexa+ non richiede di fissare uno schermo mentre si attende il completamento dell’azione delegata.

Sempre pochi giorni fa, inoltre, il vicepresidente senior di AWS Peter DeSantis ha annunciato in un’e-mail interna una serie di ulteriori riorganizzazioni all’interno di AWS, che per anni è stato il centro di principale profitto di Amazon, traghettando i margini e gli utili della compagnia. Tra queste:

  • lo spostamento dei gruppi AI Bedrock e SageMaker, nonché dell’ingegneria hardware, sotto l’organizzazione di calcolo
  • la nascita di un nuovo gruppo che combina l’esperienza del cliente e l’e-commerce.

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Cosa ne pensano gli altri operatori dell’IA agentica

La presenza dell’intelligenza artificiale agenziale non è certamente un’esclusiva dei progetti Amazon. E, da più parti, cresce la convinzione che gli agenti AI saranno destinati a rivaleggiare e persino a sostituire gli ingegneri software umani.

Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, ha ad esempio dichiarato che entro la fine dell’anno il modello di ragionamento AI più avanzato della propria azienda potrebbe classificarsi al primo posto nei concorsi di programmazione.

Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha invece aggiunto lo scorso mese di febbraio che il mondo ha iniziato da soli due anni l’attuale ondata di miglioramenti dell’IA, a partire dall’IA generativa, che ha alimentato l’uso dell’IA da parte dei consumatori. Si sta ora spostando verso gli agenti di IA, che alimenteranno l’uso dell’IA da parte delle aziende.

Anche Microsoft si è mossa con convinzione verso l’IA agentica. Ha più volte sottolineato come la sua piattaforma Copilot può in includere funzionalità di questo tipo. E, a dimostrazione di ciò, ha recentemente lanciato due nuovi agenti basati sull’intelligenza artificiale per applicazioni specifiche per le vendite, progettati per migliorare i flussi di lavoro e ridurre le attività amministrative.

Microsoft ha poi specificato che i nuovi agenti si integrano con la piattaforma 365 Copilot. Ha anche precisato che consentono agli utenti di interagire con le applicazioni usando comandi in linguaggio naturale. Portano inoltre una maggiore automazione sulle attività relative alle vendite.

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Gli esempi di Microsoft

Per quanto poi attiene l’integrazione di questi agenti nel lavoro quotidiano delle proprie strutture, Microsoft ha fornito qualche esempio. Jared Spataro, chief marketing officer di AI at Work di Microsoft, ha dichiarato che

La nostra ambizione è quella di fornire a ogni dipendente un Copilot. E trasformare ogni processo aziendale con gli agenti.

Oggi annunciamo due nuovi agenti che applicano questa ambizione delle vendite, il motore di entrate per ogni azienda, che possono essere utilizzati direttamente nel flusso di lavoro.

Mosse di rilievo sono state compiute anche da Google. La società di Mountain View nel febbraio 2025 ha annunciato l’ultima versione, Gemini 2.0, già disponibile per l’uso. Include una maggiore multimodalità e prestazioni migliorate.

Sul finire del 2024, il CEO di Alphabet, Sundar Pichai, ha fatto riferimento al suo ruolo nello sviluppo dell’intelligenza artificiale agentica. “Nell’ultimo anno abbiamo investito nello sviluppo di più modelli agentici – ha affermato Pichai – Modelli che possono capire di più sul mondo che ti circonda. Pensare a più passi in avanti. E agire per tuo conto, con la tua supervisione”.

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