Amazon ha recentemente stretto un nuovo giro di vite nei confronti dei siti internet che promuovono la possibilità di ottenere false recensioni sulle schede prodotto contenute nel marketplace.
A comunicare la nuova decisione, finalizzata ad arginare e scoraggiare un fenomeno ancora troppo ampio, è stata la stessa Amazon. Infatti, la società di Jeff Bezos ha fatto causa a AppSally e Rebatest. L’accusa è di aver contribuito a ingannare gli acquirenti mediante la pubblicazione di recensioni false da parte dei propri membri. Un’attività che, peraltro, non avrebbe coinvolto solamente Amazon, ma anche eBay, Walmart ed Etsy.
Nel comunicato stampa Amazon precisa di aver intrapreso tale azione legale in seguito a un’indagine approfondita su questi veri e propri broker di recensioni false. A loro stesso dire, sarebbero titolari di una community di quasi un milione di persone. Queste persone sarebbero disposte a scrivere recensioni false in cambio di piccole somme di denaro.
Che fanno i broker nel mirino della nuova stretta sulle recensioni false?
Sempre secondo l’accusa di Amazon, i due siti – pur con modus operandi diversi – avrebbero i medesimi auspici illegali.
I legali della società di Bezos hanno ricostruito i loro metodi. AppSally domanderebbe ai venditori poco onesti di spedire delle confezioni vuote alle persone disposte a scrivere recensioni false. In seguito fornirebbero loro delle fotografie da caricare accanto a quelle stesse recensioni. Il costo di una simile recensione falsa (ma accreditabile come verificata agli occhi degli altri utenti) sarebbe di appena 20 dollari.
Di contro, Rebatest corrisponderebbe del denaro alle persone affinché possano scrivere recensioni a 5 stelle. Ma le pagherebbero solamente se le recensioni vengono approvate dalle aziende che cercano di vendere gli articoli in questione. Anche in questo caso è previsto uno scambio di retribuzioni, limitato, a beneficio di chi partecipa a questo sistema illegale.
A noi ancora una volta, non rimane che invitare tutti coloro che vendono sulla piattaforma e-commerce di Amazon a fare molta attenzione alla correttezza del proprio operato. Suggeriamo fortemente di non cadere nella tentazione di migliorare il proprio posizionamento nelle maschere di ricerca mediante l’acquisto di recensioni false da siti illegali. Ricordiamo che questa linea di condotta ha recentemente visto Amazon bannare 3.000 venditori proprio per questo motivo.
Invitiamo inoltre tutti gli acquirenti a consultare questa breve guida su come riconoscere le recensioni false su Amazon . È molto utile per poter migliorare la propria consapevolezza su ciò che accade all’interno del marketplace.
Come distinguere le recensioni false da quelle autentiche
In sintesi, consigliamo di privilegiare sempre la consultazione delle recensioni che:
- sono frutto di acquisti verificati, ovvero fatti da utenti che hanno effettivamente acquistato quel prodotto sulla stessa piattaforma
- sono state testate nei loro termini di affidabilità attraverso siti internet indipendenti, come Fakespot e ReviewMeta. Questi siti consentono di attribuire una valutazione di attendibilità dei giudizi presenti su una scheda prodotto
- possono essere incrociate con le recensioni presenti su altri siti. (Nell’evidenza che di norma chi fa ricorso alle recensioni false si limita a praticare questo approccio solamente sul marketplace, ma non su altri canali)
- sono molto recenti, poiché chi ricorre alle recensioni false lo fa principalmente nella parte iniziale del proprio ciclo di vendita del prodotto. (Ciò al fine di ottenere subito un boost di valutazioni).
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