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Packaging innovativi, da Amazon nuove soluzioni per l’imballaggio del futuro

Continua a fare passi da gigante l’Operations Innovation Lab di Amazon, a Vercelli, primo hub del marketplace in Europa in cui vengono testati macchinari innovativi per l’imballaggio automatizzato, con piani di espansione già previsti per il prossimo anno. Un’interessante collaborazione con Novamont, azienda italiana di biomateriali, sta inoltre conducendo alla sperimentazione di innovative buste bio-based per le consegne della spesa.

Cosa accade all’interno dell’hub italiano di Amazon

Il laboratorio di Vercelli rappresenta il primo hub europeo di Amazon dedicato ai test di strumenti innovativi per la riduzione e l’automazione degli imballaggi. Conferma così il ruolo centrale dell’Italia nelle sperimentazioni dell’azienda in questo settore.

A ulteriore riprova di ciò si possono ben leggere le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin, che a margine di una visita nella struttura ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nell’innovazione degli imballaggi sostenibili. All’evento erano presenti diversi partner chiave, tra cui COMIECO, la Federazione Carta e Grafica, Netcomm e Novamont.

Il laboratorio è equipaggiato con tecnologie all’avanguardia basate su robotica e intelligenza artificiale. Tra le innovazioni più interessanti c’è un robot etichettatore automatico che spedisce i pacchi senza che Amazon aggiunga l’imballaggio. Troviamo altresì una nuova macchina che crea buste di carta su misura attraverso la scansione degli articoli. Viene così calcolata la quantità necessaria per un imballaggio più efficace.

Amazon sta anche sperimentando buste realizzate con materiali vegetali sostenibili, come amido di mais e oli vegetali. La soluzione è sviluppata in collaborazione con Novamont. Si trova attualmente in fase di test per le consegne Amazon Fresh a Valencia.

Gli ottimi risultati incoraggiano ulteriori sviluppi nel packaging

L’azienda sta ottenendo risultati significativi nella riduzione degli imballaggi. Oltre il 50% delle spedizioni Amazon in Europa viene ad esempio oggi consegnato con imballaggio ridotto e riciclabile. Dal 2019 più di un miliardo di spedizioni sono state effettuate senza alcun imballaggio aggiuntivo.

Nel 2023, il 12% degli ordini globali è stato spedito senza imballaggio aggiuntivo. Nel 2024, quasi 4 milioni di prodotti sono stati certificati per la spedizione con il proprio imballaggio.

Un ruolo importante in questo processo è giocato dal Package Decision Engine, un modello di intelligenza artificiale che determina il tipo di imballaggio più efficiente per ogni articolo. Dal 2015, Amazon ha ridotto il peso medio degli imballaggi per spedizione del 43% in Europa, Stati Uniti e Canada. Ha così evitato l’utilizzo di oltre 3 milioni di tonnellate di materiali.

Nel 2022, l’azienda ha completamente sostituito le buste di plastica monouso con imballaggi in carta e cartone completamente riciclabili. Nel 2024 ha introdotto una nuova busta imbottita di carta che permette di risparmiare in media 44 grammi di imballaggio per ogni spedizione.

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Packaging e aziende italiane: qualche brillante esempio da cui prendere ispirazione

L’occasione di introdurre i passi in avanti compiuti da Amazon in questo ambito è utile anche per condividere alcune interessanti applicazioni effettuate da altre aziende italiane nel settore del packaging.

Per far ciò, possiamo ben richiamare il contest Best Packaging 2024 dell’Istituto Italiano Imballaggio, che anche nel corso dell’ultima edizione ha premiato alcune eccellenze del packaging italiano, con particolare attenzione al tema dell’accessibilità al prodotto confezionato.

I premi dell’ultima edizione Best Packaging

Ad aggiudicarsi il premio sono state sei diverse soluzioni. Cominciamo dalla Di Mauro Officine Grafiche per Puro Mono Film, uno stand up pouch monomateriale per prodotti personal care. Grazie a un comodo tappo apri e chiudi, alla leggerezza e alla trasparenza, consente un più facile uso del contenuto fino al completo esaurimento di quanto contenuto.

Puro mono film. Finalista Best Packaging 2024

Premio anche per Gruppo Happy per spazio Zero. La soluzione consiste in cassette riutilizzabili con il 50% di materiale riciclato, utili per il trasporto dei prodotti ittici. Facili da montare e impilare, grazie a un sistema di incastri che agevola anche lo smontaggio per la sanificazione.

Un riconoscimento è poi stato attribuito anche a ITP Industria Termoplastica Pavese per Freezy Peel. Si tratta di una busta per surgelati che è dotata di un’apertura facilitata che non richiede l’uso di forbici. Le relative indicazioni sono riportate mediante una chiara infografica sul fronte della confezione.

Tra i brand più noti ad essere stati premiati c’è poi Nestle’ per la Confezione Orzoro. La confezione ha un coperchio richiudibile facilmente estraibile, grazie alle due linguette di presa laterali e corredato di informazioni anche in braille.

FREEZYPEEL, l’easy open per surgelati. Finalista Best Packaging 2024

Indichiamo poi il premio a Offmar per Wavebag, una busta monomateriale in cartone microonda per e-commerce. La soluzione è dotata di una piegatura che facilita la formazione del fondo. Altro award per il Gruppo SADA per H2OBox, un contenitore in cartone per trasportare mozzarelle sfuse, con liquido di governo. Vuoto può essere facilmente impilato, mentre la fase di trasporto è agevolata grazie alla maniglia.

WAVEBAG 3D scatola e busta imbottita in uno. Finalista Best Packaging 2024

Un esempio per i seller italiani

Esempi che, in sostanza, dimostrano come il settore italiano del packaging sostenibile stia continuando a crescere non solamente in quantità, bensì anche in qualità e innovazione. Le soluzioni che combinano funzionalità avanzate ed eco-sostenibilità stanno trovando sempre più spazio sul mercato, non solo nazionale.

Per i seller di Amazon, queste aziende possono ben rappresentare partner strategici nel processo di transizione verso un packaging più sostenibile. La giusta occasione per offrire prodotti e consulenza specializzata, al fine di ottimizzare l’intera catena degli imballaggi.

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Le ultimissime novità da Amazon: le buste bio-based

Tra le ultimissime novità del settore in casa Amazon troviamo poi le buste bio-based per Fresh. Si tratta di involucri sicuri per gli alimenti, realizzate con materiali vegetali prodotti in Europa. Tra i principali ingredienti, amido di mais e oli vegetali.

Amazon sta sperimentando con successo la novità e iniziando a confezionare e consegnare la spesa ai clienti in Spagna utilizzando proprio queste buste bio-based, che un giorno potranno anche essere riciclate per ottenere nuove buste.

Le caratteristiche delle nuove buste

Amazon ha presentato le sue nuove buste bio-based come involucri durevoli, sicuri per gli alimenti e resistenti agli agenti atmosferici.

Con queste caratteristiche, spera evidentemente che il nuovo materiale (Mater-biTM) potrebbe sostituire progressivamente le plastiche di origine fossile utilizzate dai rivenditori e dai produttori alimentari.

Le nostre nuove buste bio-based di Amazon Fresh offrono una protezione contro le fuoriuscite e la condensa per mantenere gli ordini di alimentari sicuri per i nostri clienti. E, allo stesso tempo, sono meno impattanti per il pianeta. Sono realizzate con materiali rinnovabili e sicuri per gli alimenti derivati dalle piante. Tra gli altri, l’amido di mais e gli oli vegetali

ha dichiarato Alan Jacobsen, Direttore delle Scienze dei Materiali e dell’Energia di Amazon.

A differenza della maggior parte delle buste di plastica a base di petrolio, questi materiali hanno il potenziale per essere riciclati in modo più efficiente. Oltre a essere in grado di degradarsi naturalmente in un ambiente di compostaggio.

Il 75% dei clienti Amazon di Valencia che hanno ricevuto le buste bio-based dichiara di essere soddisfatta del nuovo imballaggio.

Il nuovo riciclo a bassa temperatura

Insieme al progetto pilota di Amazon Fresh e Novamont a Valencia, Amazon sta lavorando con il Consorzio BOTTLE del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, guidato dal National Renewable Energy Laboratory (NREL), per sviluppare un nuovo processo di riciclo a bassa temperatura finalizzato a riciclare materiali biodegradabili e bio-based.

Questo processo scompone i materiali bio-based e biodegradabili in blocchi di base che possono essere ripolimerizzati in nuovi materiali senza degradarne le proprietà

ha aggiunto ancora Jacobsen

Invece di ricorrere al compostaggio come soluzione per la fine del ciclo di vita di questi materiali, il nuovo processo consente di riciclare in modo efficiente le plastiche biodegradabili, mantenendo i materiali in uso e riducendo la necessità di ulteriori materie prime.

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